Angioedema: guida pratica per riconoscerlo e trattarlo

Hai mai notato un gonfiore improvviso su labbra, occhi o lingua? Potrebbe trattarsi di angioedema, una reazione che colpisce il tessuto sotto la pelle. Non è solo un fastidio estetico: può compromettere la respirazione se colpisce le vie aeree.

L’angioedema si presenta con gonfiore profondo, spesso indistinto e doloroso. A differenza dell’edema classico, non lascia lividi né arrossamenti evidenti, ma può far sentire la zona tesa come una borsa di plastica. I sintomi compaiono in pochi minuti o entro poche ore dall’esposizione a un trigger.

Quali sono i segnali da tenere d’occhio?

Il primo avviso è il gonfiore improvviso su:

  • Labbra, mento o guancia;
  • Occhi o palpebre;
  • Lingua, palato o gola;
  • Mani, piedi o genitali.

Se il gonfiore coinvolge la gola, senti difficoltà a parlare, deglutire o a respirare, è un’emergenza: chiama subito il 118. Altri segnali più lievi includono prurito, bruciore o sensazione di pugno.

Le cause più frequenti sono:

  • Reazioni allergiche a cibi (frutta secca, crostacei, uova), farmaci (antibiotici, ACE‑inibitori) o punture di insetti;
  • Angioedema ereditario, una condizione rara legata a difetti enzimatici;
  • Stress emotivo o fisico, che può scatenare una risposta simile in persone sensibili.

Come trattare l’angioedema a casa e quando andare dal medico

Per i casi leggeri, la prima mossa è interrompere il possibile trigger: smetti di mangiare l’alimento sospetto o sospendi il farmaco (solo sotto indicazione medica). Un antistaminico da banco, come la cetirizina, può ridurre prurito e gonfiore entro un’ora. Se hai a disposizione una crema a base di cortisone, applicala localmente, ma ricorda che funziona poco su gonfiori profondi.

Quando il gonfiore è diffuso o coinvolge la zona del collo, non rischiare. Chiama il medico o recati al pronto soccorso: potrebbero somministrarti adrenalina (epinefrina) o un corticosteroide per via endovenosa. Per chi è già a rischio (es. pazienti su ACE‑inibitori), il medico potrebbe prescrivere un farmaco chiamato icatibant o un inibitore della C1‑esterasi.

Una volta superata la fase acuta, il riposo è importante. Bere molta acqua aiuta a eliminare le sostanze infiammatorie. Se l’angioedema è ricorrente, tieni un diario alimentare e dei farmaci per identificare eventuali pattern. Condividi il diario con il tuo medico: può consigliarti test allergologici o cambiare la terapia.

Infine, fai attenzione ai fattori di rischio: evita alcol, temperature estreme e stress eccessivo, perché possono peggiorare la risposta. Se hai una storia familiare di angioedema ereditario, chiedi al tuo medico un test genetico. Con le giuste precauzioni, la maggior parte delle crisi può essere gestita senza complicazioni.

Ricorda: l’angioedema non è sempre grave, ma può diventare pericoloso in pochi minuti. Riconoscere i segnali, agire prontamente e consultare un professionista ti aiuterà a stare più tranquillo e a vivere senza timori.

Ettore Vassalli 29 giugno 2025 0

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