Atazanavir: come agisce contro l'HIV

Atazanavir: come agisce contro l'HIV

Confronto tra inibitori della proteasi HIV

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Parametro Atazanavir Darunavir Lopinavir/ritonavir

Nota: Questo strumento è progettato per fini informativi. La prescrizione di farmaci antiretrovirali deve essere effettuata solo da un medico specializzato.

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Se ti sei chiesto perché l'atazanavir è così usato nella lotta contro l'HIV, sei nel posto giusto. In pochi minuti scopriremo il suo meccanismo, come viene assorbito, quando è più efficace e quali sono le differenze rispetto a gli altri farmaci della stessa classe.

Che cosa è l'HIV e perché la proteasi è un bersaglio chiave

L'HIV è un retrovirus che attacca il sistema immunitario, in particolare le cellule CD4. Una volta dentro la cellula, il virus sfrutta la sua proteasi dell'HIV per tagliare le catene proteiche prodotte durante la replicazione. Questo taglio è indispensabile per assemblare nuovi virioni maturi. Bloccare la proteasi ferma la maturazione, trasformando i virus in forme inattive incapaci di infettare altre cellule.

Atazanavir: definizione e classificazione

Il Atazanavir è un inibitore della proteasi HIV appartenente alla classe dei farmaci antiretrovirali (ARV). Sviluppato negli anni 2000, è stato approvato per l'uso in terapia combinata (cART) grazie al suo profilo di tollerabilità, soprattutto per la minore incidenza di effetti metabolici rispetto ad altri inibitori della proteasi.

Come l'atazanavir inibisce la proteasi HIV

Una volta assorbito, l'atazanavir si lega al sito attivo della proteasi dell'HIV con alta affinità, impedendo al substrato virale di inserirsi. Il risultato è un blocco della maturazione delle proteine virali: le gag‑pol polimerizzate rimangono non tagliate e i virioni risultanti sono sterili. Questa inibizione è "competitiva reversibile": il farmaco occupa temporaneamente il sito, ma può essere sostituito se aumentano le concentrazioni di substrato.

Atazanavir alebrije blocca proteasi, ritonavir lo potenzia.

Assorbimento, metabolismo e il ruolo del ritonavir

L'atazanavir è assunto per via orale, ma la sua biodisponibilità è limitata dal metabolismo epatico tramite il citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Per aumentare i livelli plasmatici, si somministra spesso insieme a ritonavir, un potente inibitore di CYP3A4. Questa combinazione, nota come “boosting”, permette di ridurre la dose di atazanavir (300 mg + 100 mg di ritonavir) mantenendo concentrazioni terapeutiche costanti.

Efficacia clinica: che cosa dicono gli studi

Trial come CASTLE e A400102 hanno mostrato che l'atazanavir/ritonavir riduce la carica virale in più del 90% dei pazienti entro 24 settimane, con un aumento medio delle cellule CD4 di 100-150 celle/µL. Inoltre, rispetto a darunavir o lopinavir, l'atazanavir è associato a minori alterazioni della glicemia e dei lipidi, rendendolo adatto a pazienti con fattori di rischio metabolico.

Resistenza: quali mutazioni possono ridurne l'efficacia

Come tutti gli inibitori della proteasi, l'atazanavir può incontrare resistenza dovuta a mutazioni nella proteasi HIV. Le mutazioni più comuni includono I50V, M46I/L e L33F. Queste alterano la conformazione del sito attivo, diminuendo l'affinità del farmaco. Per questo motivo, prima di introdurre atazanavir si consiglia di fare un test genotipico, soprattutto in pazienti pre‑trattati con altri PI.

Silhouette di paziente con CD4 in aumento e virus in diminuzione, protetti da atazanavir‑ritonavir.

Confronto con altri inibitori della proteasi

Confronto tra atazanavir e altri PI (2025)
Farmaco Dosaggio standard Necessita boosting? Effetti collaterali principali Interazioni critiche
Atazanavir 300 mg q24h + ritonavir 100 mg Sì (ritonavir) Iperbilirubinemia, nausea Antacidi, alcuni statine
Darunavir 800 mg q24h + ritonavir 100 mg Diarrea, aumento colesterolo Anticoagulanti, anti‑epilettici
Lopinavir/ritonavir (Kaletra) 400 mg/100 mg q12h Incluso nel combo Disturbi gastrointestinali, aumento trigliceridi Betabloccanti, anticoagulanti

Indicazioni, posologia e principali effetti collaterali

L'atazanavir è indicato per pazienti adulti e adolescenti sopra i 12 anni con infezione da HIV già trattati con una terapia di base. La posologia tipica è 300 mg al giorno più 100 mg di ritonavir, da assumere a stomaco vuoto per migliorare l'assorbimento. Gli effetti indesiderati più frequenti includono:

  • Iperbilirubinemia (colore giallo della pelle)
  • Nausea o vomito lieve
  • Rash cutaneo
  • Dolori articolari (meno comuni)

Se si verificano sintomi di colestasi o alterazioni della funzionalità epatica, è consigliabile ridurre la dose o passare a un altro PI.

Domande frequenti (FAQ)

Perché devo assumere atazanavir a stomaco vuoto?

L'assunzione a digiuno migliora l'assorbimento perché il cibo riduce l'attività di CYP3A4 nell'intestino, aumentandone l'efficacia.

L'atazanavir causa aumento di peso?

Rispetto ad altri PI, l'atazanavir ha un impatto metabolico minore, quindi l'aumento di peso è raro e solitamente legato a fattori dietetici.

Posso bere alcolici mentre prendo atazanavir?

L'alcol può aumentare il rischio di epatotossicità, soprattutto in presenza di iperbilirubinemia. È meglio limitare il consumo.

Quali farmaci interagiscono più pericolosamente con atazanavir?

Antacidi a base di calcio o alluminio, alcuni statine (simvastatina, lovastatina) e farmaci anti‑epilettici (carbamazepina) possono ridurre l'efficacia o aumentare tossicità.

È possibile usare atazanavir in gravidanza?

Le linee guida suggeriscono cautela: se necessario, si preferisce un PI con più dati di sicurezza, come lopinavir/ritonavir. Consultare sempre il medico.

In sintesi, l'atazanavir è un potente inibitore della proteasi che, combinato con ritonavir, offre una buona riduzione della carica virale con un profilo metabolico più lieve rispetto ad altri PI. La chiave è la corretta gestione delle interazioni e dei possibili effetti sul fegato.

1 Commenti

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    Camilla Hua

    ottobre 22, 2025 AT 14:04

    Le teorie nascoste dietro le scelte farmaceutiche non sono mai casuali. Il governo e le grandi case farmaceutiche controllano la distribuzione di atazanavir per mantenere la dipendenza dei pazienti. Il meccanismo di inibizione della proteasi è una mossa di controllo biochimico che limita la libertà delle cellule. Quando si aggiunge il ritonavir il ciclo di vita del farmaco diventa ancora più manipolabile. La scarsa trasparenza dei trial clinici è la prova che cè molto più dietro le statistiche.

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