Albuterolo è un agonista beta‑2 a breve durata d'azione (SABA) utilizzato come broncodilatatore per alleviare i sintomi di asma e BPCO. Viene somministrato principalmente per via inalatoria, ma esistono anche formulazioni orale e in soluzione per nebulizzatore. La sua capacità di rilassare i muscoli delle vie aeree rende l’albuterolo il farmaco di soccorso più diffuso al mondo.
Che cos'è l'albuterolo e come funziona
L’albuterolo, noto anche come salbutamolo, appartiene alla classe dei agonisti beta‑2, che stimolano i recettori beta‑2 presenti nei bronchi, aumentando i livelli intracellulari di cAMP e provocando la dilatazione delle vie aeree. Questo meccanismo è alla base di tutti i broncodilatatori, farmaci che migliorano il flusso d'aria aprendo i bronchi utilizzati nella gestione dell'asma e della BPCO.
Farmacocinetica: assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione
Quando l’albuterolo viene inalato, circa il 10‑15% della dose raggiunge rapidamente il sangue, con un tempo di picco (Tmax) di 1‑5 minuti. La sua biodisponibilità riflette la piccola dose sistemica, riducendo al minimo gli effetti collaterali sistemici. Il farmaco è altamente legato alle proteine plasmatiche (≈ 90%) e viene metabolizzato principalmente dal citocromo P450 CYP3A4 in inattivi metaboliti, per poi essere eliminato tramite i reni con una emivita di 3‑6 ore.
Durata d'azione tipica e fattori che la influenzano
In condizioni standard, l’albuterolo garantisce una broncodilatazione efficace per 4‑6 ore. Tuttavia, la durata può variare in base a:
- Tipo di dispositivo: gli inalatori pressurizzati (MDI) offrono una risposta più rapida rispetto ai nebulizzatori.
- Età e massa corporea: i bambini metabolizzano più velocemente, riducendo la durata.
- Gravità della malattia: in asma grave la risposta può diminuire più velocemente.
- Uso concomitante di altri farmaci, ad esempio corticosteroidi inalatori che aumentano l’efficacia.
Quando l’effetto svanisce: riconoscere il bisogno di una nuova dose
Il segnale più evidente è il ritorno di sintomi quali sibilo, difficoltà respiratoria o senso di costrizione toracica. Se questi sintomi ricompaiono entro 2‑3 ore dalla dose, è probabile che la durata d'azione sia stata superata e si rende necessaria una nuova inalazione, rispettando sempre il limite giornaliero consigliato (di solito non più di 8 puff al giorno).
Confronto con gli agonisti beta‑2 a lunga durata (LABA)
Caratteristica | Albuterolo | Salmeterolo |
---|---|---|
Tipo di agonista | Beta‑2 a breve durata | Beta‑2 a lunga durata |
Onset di azione | 1‑5 minuti | 15‑30 minuti |
Durata d'azione | 4‑6 ore | 12‑24 ore |
Uso principale | Rilascio di emergenza | Controllo a lungo termine (in combinazione con cortisonici) |
Dosaggio tipico | 1‑2 puff ogni 4‑6 ore | 1 puff due volte al giorno |
Il Salmeterolo è il più conosciuto LABA usato per mantenere il controllo dell'asma insieme a corticosteroidi inalatori. È fondamentale non utilizzare i LABA come unico trattamento di emergenza, poiché la loro azione più lenta non garantisce un sollievo rapido.

Uso clinico: asma, BPCO e pediatria
L’albuterolo è consigliato dal GINA, Global Initiative for Asthma, come terapia di prima scelta per il sollievo dei sintomi. Nei bambini sopra i 4 anni la dose è tipicamente di 100 µg per puff; negli adulti, 200 µg è la dose standard. Per la BPCO, le linee guida NICE suggeriscono l’uso di albuterolo come parte del piano di azione per crisi acute.
Effetti collaterali più comuni e precauzioni
Gli effetti indesiderati includono tremori, tachicardia, mal di testa e secchezza delle fauci. Questi sintomi sono più frequenti quando si supera la dose massima giornaliera. In caso di palpitazioni persistenti o ipertensione, è consigliabile consultare il medico e valutare l’eventuale passaggio a un corticosteroide inalatorio, farmaco anti‑infiammatorio che riduce la necessità di dosi frequenti di albuterolo.
Strategie pratiche per massimizzare la durata dell’effetto
- Assicurarsi di una buona tecnica di inalazione: espirare completamente, tenere l’inalatore in posizione verticale e inspirare lentamente.
- Utilizzare un inalatore, dispositivo pressurizzato o a polvere fine, per una deposizione ottimale nei bronchi.
- Abbinare albuterolo a corticosteroidi inalatori per ridurre l’infiammazione di base e prolungare il beneficio tra una dose e l’altra.
- Rivedere periodicamente il piano di azione con il medico, soprattutto se si notano aumenti nella frequenza delle crisi.
Domande frequenti
Frequently Asked Questions
Quanto tempo impiega l’albuterolo a fare effetto?
L’effetto si avverte generalmente entro 1‑5 minuti dopo l’inhalazione, con un picco di risposta entro i primi 15 minuti.
Qual è la durata massima consigliata di un singolo utilizzo?
Una singola dose (1‑2 puff) dura circa 4‑6 ore. Se i sintomi persistono più a lungo, è opportuno valutare una seconda dose solo dopo 4 ore e non superare 8 puff al giorno.
Posso usare l’albuterolo durante la gravidanza?
Le linee guida GINA lo considerano sicuro in gravidanza, ma è sempre consigliato parlare con il proprio medico per personalizzare la terapia.
Qual è la differenza principale tra albuterolo e salmeterolo?
L’albuterolo è a breve durata (4‑6 ore) e agisce in pochi minuti, ideale per le crisi improvvise. Il salmeterolo è a lunga durata (12‑24 ore) e serve a mantenere il controllo giornaliero, non a gestire le emergenze.
Cosa fare se dopo l’albuterolo non sento miglioramenti?
Se non c’è alcun miglioramento entro 10‑15 minuti, verifica la corretta tecnica d’inalazione, controlla che il dispositivo non sia scarico e, se necessario, passa al trattamento di emergenza consigliato dal tuo piano d’azione (ad es. nebulizzatore o ossigenoterapia).