Farmaci antiipertensivi: quale scegliere e perché

Se la pressione ti fa preoccupare, è probabile che il medico ti abbia suggerito un farmaco antiipertensivo. Ma con così tante opzioni, come capire qual è quella giusta? In questo articolo ti spiego in modo chiaro le categorie principali, quando vengono prescritte e cosa devi tenere d'occhio.

Le classi più comuni di farmaci antiipertensivi

ACE inibitori (es. Prinivil, Vasotec) bloccano un enzima che fa restringere i vasi. Il risultato è una pressione più bassa e meno sforzo per il cuore. Di solito sono ben tollerati, ma possono dare una leggera tosse seccata.

ARBs (es. Sacubitril/valsartan) agiscono in modo simile agli ACE, ma senza la tosse. Sono una buona alternativa se l'ACE ti irrita la gola.

Betabloccanti (es. Atenololo, Metoprololo) riducono la velocità del battito e la forza di contrazione del cuore. Sono utili soprattutto se soffri di angina o aritmie, ma possono farti sentire più stanco.

Calcio‑canali (es. Amlodipina, Verapamil) rilassano i muscoli dei vasi e migliorano il flusso sanguigno. Spesso vengono usati in combinazione con altre classi per un effetto più forte.

Diuretici (es. Hydrochlorothiazide) aumentano l'eliminazione del sale e dell'acqua, riducendo il volume del sangue. Sono spesso il primo passo nella terapia, ma bisogna controllare i livelli di potassio.

Consigli pratici per l’uso quotidiano

Prendi il farmaco sempre alla stessa ora, preferibilmente con un bicchiere d’acqua. Se dimentichi una dose, non raddoppiare quella successiva: aspetta il prossimo orario previsto.

Controlla la pressione almeno due volte alla settimana, specialmente nelle prime settimane di terapia. Se noti valori troppo bassi (sotto 90/60) o sintomi come vertigini, avvisa il medico.

Segnala al medico ogni effetto collaterale, anche se sembra piccolo. A volte basta cambiare marca o aggiungere un piccolo integratore di potassio per risolvere il problema.

Non interrompere il trattamento senza indicazione medica: un salto improvviso può far salire la pressione e mettere a rischio il cuore.

Infine, combina il farmaco con uno stile di vita sano: dieta a basso contenuto di sale, esercizio regolare e basta alcol in eccesso. Il farmaco è un aiuto, ma le buone abitudini fanno la differenza.

Con queste informazioni dovresti sentirti più sicuro nella gestione della pressione. Se hai dubbi, parla sempre con il tuo medico o farmacista: loro conoscono il tuo caso e possono adattare la terapia alle tue esigenze.

Ettore Vassalli 24 settembre 2025 0

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